COLLARE D’ORO A FRANCESCO MOLINARI

Lunedì 10 dicembre, all’Hilton londinese di Park Lane, una giuria di giornalisti che seguono il Golf internazionale, ha nominato Francesco Molinari, “2018 Hilton European Tour Golfer of the Year”, (il Giocatore di Golf dell’anno). E appena ritirato il trofeo, è arrivata a Chicco l’ufficializzazione di altro premio: quello che l’Associazione europea dei Giornalisti di Golf (AWG) assegna in occasione dell’Open Championship. Il trofeo gli verrà consegnato al Royal Portrush dal Presidente dell’AGW, Iain Carter, con ufficialità; lo stesso riconoscimento che nella stagione passata ricevette Sergio Garcia, a Carnoustie.
È stata una stagione di successo in entrambi i Tour, l’europeo e l’americano, nella risonanza della popolarità conquistata con la Ryder Cup a Parigi. Di riconoscimenti internazionali gliene arrivano una pioggia.
Non si era mai verificato l’incoronamento di un italiano “protagonista assoluto del circuito europeo”, da parte della massima autorità del Golf. È successo per Molinari: in un 2018 trionfale, culminato appunto con l’affermazione nella Race to Dubai, impresa mai riuscita a un azzurro. Oltre che nell’europeo, Chicco ha saputo imporsi anche nel circuito americano.
Mercoledì 19 Francesco riceverà gli onori anche in Italia. Sarà fra gli atleti che ritireranno il Collare d’Oro al Merito Sportivo. Questa, è la massima onorificenza che può essere assegnata dallo sport italiano, riservata agli atleti che siano risultati vincitori di un Campionato mondiale o di un’Olimpiade. Gli verrà consegnata dai vertici del Governo, durante la cerimonia che avrà luogo al Foro Italico nella Casa delle Armi. Sarà possibile seguire la celebrazione in diretta televisiva su Rai 2, con avvio alle ore 11. È un riconoscimento prestigioso. Ricordiamo che Molinari aveva ottenuto certificazione di miglior giocatore anche nel mese di luglio. Va altresì ricordato anche che da quest’anno, i Tornei Major di Golf e di Tennis sono stati equiparati a mondiali e olimpiadi.
Sono onorato di esser stato nominato golfista dell’anno dall’European Tour – ha dichiarato Molinari –È un premio che significa molto per me ed è un bel modo per chiudere un anno molto speciale. Ogni volta che ripenserò al 2018 sarò orgoglioso di tutto ciò che si è realizzato. Vincere a Wentworth in uno dei tornei più importanti del circuito mi ha dato una grande iniezione di fiducia e ovviamente il successo nell’Open Championship di Carnoustie, essendo la mia prima vittoria in un major, è stato un risultato incredibile. Far parte poi del Team Europe vittorioso nella Ryder Cup di Parigi e classificarsi al primo posto della Race to Dubai sono stati altri due traguardi fantastici”.
Keith Pelley, l’amministratore delegato dell’European Tour, ha commentato: “Molinari ha ripetutamente scritto la storia quest’anno, e merita un tributo speciale, il premio è assolutamente meritato. Non è solo un giocatore fenomenale ma anche una persona meravigliosa; Francesco è l’ambasciatore perfetto per il nostro sport”.
Sappiamo quanto importante sia il Golf nel Regno Unito, si può capire quanto importanti siano queste parole pronunciate da chi è al governo del Golf in Europa. L’inviato della BBC lo ha definito “una superstar globale, un giocatore che si è distinto rispetto a tutti gli altri”, e ha inteso nominarlo sportivo internazionale dell’anno. Per Sky Sport UK “tutte le imprese di altri campioni di calibro mondiale sembrano insignificanti di fronte al capolavoro del piemontese che si è firmato a Carnoustie nell’Open Championship”. Insomma, il consenso per Molinari che terrà una conferenza stampa il 19 dicembre a Roma, è stato unanime, a livello mondiale. La conferenza dell’atleta sarà alle 14.30, presso la sala dello Stadio Olimpico, alla presenza di Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf, e Vice Presidente Vicario del CONI.
Un qui pro quo, tuttavia, c’è: l’altra sera a Milano ci sono stati i riconoscimenti derivanti dal sondaggio della Gazzetta dello Sport, inteso a conoscere il parere dei suoi lettori sugli sportivi più validi per l’anno 2018. Si trattava di scegliere tra gli azzurri più meritevoli, a prescindere dalla disciplina. “Sportivo dell’anno” è stato designato Filippo Tortu, che per primo tra gli italiani è riuscito a correre i cento metri piani sotto il muro dei 10 secondi, spodestando Mennea. Bravissimo, grande, Tortu, lunga vita! Ha battuto un primato che durava da 39 anni. Di primato Italiano però si è trattato, non mondiale. È chiaro, che agli appassionati di Golf, me compreso, è saltato all’occhio il diverso impegno tra le due preminenze, non c’erano paragoni, è stato troppo grande il significato che i suoi successi hanno avuto per lo sport e per l’Italia! Fermo restando l’apprezzamento per Tortu, quello che non va bene è che Il mancato riconoscimento testimonia di quanto poco sia conosciuto il Golf nel nostro Paese. L’impresa di Francesco, è stata esaltata in tutti Continenti, dall’Europa, all’Australia. È vero che è stato gratificato dai tanti soldi guadagnati, ma va ricordato brevemente cos’è stato il 2018 per Molinari, citando solo i successi maggiori. In poco più di sei mesi, il nostro Chicco, 36enne, ha conquistato:
-primo italiano, ha vinto il PGA BMW il più importante torneo europeo,
-poi il Quicken Loans National,  
-il PGA Championship a Wentworth, il Major più prestigioso;
-è stato il protagonista determinante alla Ryder Cup di Parigi,
-è arrivato al n° 1 europeo nell’ordine di merito 2018 (la Race to Dubai).
Si può ben dire che Il riconoscimento sarebbe dovuto andare a lui, e penso che glielo avrebbero certamente conferito il premio della Gazzetta dello Sport, se solo avesse potuto presenziare alla cerimonia a Milano.
Molinari, per sua natura, non ne fa certo un dramma, dà fastidio a noi appassionati pensare che questo si sia verificato perché in Italia il Golf da qualcuno non è considerato uno sport, bensì soltanto un gioco. Particolarità del nostro Paese! Nel resto del mondo il Golf è lo sport più praticato. Penso che la Federazione si dovrebbe concentrare maggiormente su questa lacuna, e cercare di ovviarla. Ma concludiamo in positività, con l’orgoglio espresso da Francesco sul riconoscimento concessogli dal Regno Unito: “sono fiero di vedere il mio nome al fianco dei grandi giocatori che hanno ricevuto questo riconoscimento in passato.                      Paolo Pilla

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