ASSOCIAZIONE GIORNALISTI GOLFISTI AL MARCO SIMONE

AL VIA DAL MARCO SIMONE IL CHALLENGE AIGG  2017

Come ogni anno, ha tappe importanti il challenge AIGG Diavolina. Questa laziale ne è il debutto, nella consueta due giorni romana, sicuramente considerevole. Oggi siamo al “Marco Simone” a Roma, proseguirà domani al “Terre dei Consoli” nel viterbese, per successivamente far tappa al “Bologna” e a “Le Fonti” in Emilia Romagna, a “Punta Ala” e “Terme di Saturnia” in Toscana, a “Cà della Nave” e “Montecchia” in Veneto, al “Colline del Gavi” e “Villa Carolina” in Piemonte, e a “Bergamo” e “Villa d’Este” in Lombardia. Oltre a questo giro d’Italia, c’è l’Alpen Cup in tre tappe nei GC di Asiago, Petersberg, St. Vigil, e ancora, i Campionati: -l’individuale italiano al GC Udine, -di doppio al Chervò di S. Vigilio (BS), -e l’europeo al GC Royal Hainaut a Mons in Belgio.
Il MARCO SIMONE Golf & Country Club che ci ospita nella nostra prima uscita, è a 15 Km dal centro della capitale: dalla buca 18 si intravede il Cupolone. Le 27 buche, magistralmente intagliate in quel terreno ondulato dall’architetto americano Jim Fazio, nascono nel 1989, in 150 ettari di distensivo agro romano, a corona dell’antico castello che porta il suo nome la cui costruzione risale all’anno 1000. È nel 1547 che Marco Simone, figlio di Simon de’ Baldi, gli dà la denominazione “Castello Marco Simone”. Passò più volte di mano la dimora, finché, ridotta a rudere, fu acquistata dalla creatrice di moda Laura Biagiotti e dal marito Gianni Cigna alla fine degli anni ’70. Sotto il parere vincolante delle Belle Arti provvidero alla ristrutturazione, per farne la propria residenza. Già anfitrione di avvincenti manifestazioni tra cui un Open d’Italia, il Campo è stato prescelto come “European Tour Destination” nella valutazione dei golf club che abbiano requisiti tecnici, strutturali e logistici di alto livello, tali da sostenere i tornei dell’European Tour. Di recente, poi, è stato preferito per accogliere l‘edizione n° 44 della Ryder Cup del 2022, in supremazia sulla forte concorrenza di Austria, Germania e Spagna.
A ospitarci, con la sua signorilità, la padrona di casa, la celebre stilista: già al mattino ha abbellito la raffinata colazione offertaci, con la presenza della figlia Lavinia, che ha sostenuto con gran classe e simpatia, il suo ruolo di madrina dell’AIGG. Ci ha anche fatto visita il prof. Franco Chimenti, presidente FIG, a testimoniare l’affetto e la considerazione che sente nei confronti della nostra Associazione, seppur che nel pomeriggio doveva essere presente a Milano. Il suo intento era di rassicurarci sulle recenti perplessità emerse nei confronti della effettiva realizzazione della Ryder Cup a Roma, a causa dello slittamento della garanzia fideiussoria da parte dello Governo. L’ho intervistato personalmente, ricevendo ampia assicurazione che non esiste problema alcuno. Detto da Franco Chimenti, persona integerrima che gode della nostra fiducia, è più che sufficiente.
Questo Campo di pregio che ormai ben conosco perché da tempo è la tappa di aperura del nostro challenge, è in procinto di subire alcune trasformazioni per maggiormente adeguarsi all’impegnativo ruolo che lo attende, la Ryder Cup appunto, la più importante manifestazione di Golf a cui partecipano i migliori giocatori del mondo.
E veniamo alla partita: Le benevolenze di Lavinia, e la visita di Chimenti, ci hanno indirizzato ad un avvio di gara un po’ ritardato, alle 11.40, in doppia partenza dalla 1 e dalla 10, per permetterci di portare a termine la gara con tranquillità.
Amo questo Campo, e per giunta ho fatto la partita in eccellente compagnia. Le due cose, non disgiunte da una giornata radiosa con una piacevole temperatura, mi hanno messo baldanza, e son riuscito a tirar fuori il mio gioco migliore. Partito subito bene, ho continuato a macinare par, birdie, e eagles (di play hcp), con l’incitamento dei compagni di gioco. In particolare uno di loro, il conte Bartolomeo Baldi Pergami Belluzzi, dopo avermi bonariamente accusato di avere un hcp falso, ad ogni colpo ben assestato manifestava il suo apprezzamento; il suo incitamento suscitava in me nuovo vigore. A metà partita però, ho subìto un calo di zuccheri, tale da farmi fare tre X di seguito. Sempre Bartolomeo, abile sportivo, me lo ha generosamente risolto con una bella manciata di frutta secca, che mi ha fatto ritrovare la vigoria. Con 38 punti stableford sono stato il primo della categoria, in una gara che ha visto pochi punteggi alti. Ero emozionato alla premiazione! Ho ricevuto la coppa direttamente dalle mani di Lavinia Biagiotti Cigna, e i complimenti sinceri del presidente AIGG Fulvio Golob. Alla cerimonia, ha fatto seguito una cena buonissima, raffinata: le pietanze preparate magistralmente, sempre nella gaia compagnia di Lavinia, che alla sua bellezza unisce il fascino di una signorilità, così semplice e schietta, da far sentire a proprio agio chi l’avvicina. Un particolare originale,  un po’ stravagante: i tacchi dei sandali, dalla forma di pallina di golf; ma questo, peraltro da noi gradito, aveva l’allegro significato del momento.
Il vincitore della prima categoria è stato DARIO BARTOLINI (Castello Tolcinasco) con punti 36, nella seconda PAOLO PILLA (Ca’ della Nave) con 38, nel lordo PRISCA TARUFFI (Parco di Roma), 21. La Taruffi si sta allenando per l’appuntamento in Veneto, alla Montecchia, determinata ad acquisire il titolo che le permetta di rientrare in nazionale.
Dagli amici di Cà della Nave, Prisca, in bocca al lupo.           Paolo Pilla

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