OMEGA DUBAI DESERT CLASSIC

Matteo Manassero, Renato Paratore e Nino Bertasio, dal 2 al 5 febbraio, all’Emirates GC di Dubai Par 72. L’evento dell’European Tour vedeva anche la partecipazione di Tiger Woods.

A difendere il titolo, l’inglese Danny Willett, campione Masters, ma c’era un insieme di nomi famosi: lo svedese Henrik Stenson, il tedesco Martin Kaymer, lo spagnolo Sergio Garcia, e il coreano Jeunghun Wang, trionfatore al Qatar Masters. Montepremi 2.450.000.

Erano state dominio di Woods, le edizioni 2006 e 2008 del torneo. Ora, dopo il lungo stop, l’americano si riaffaccia a Dubai, ma dimostra di non essere in buone condizioni: nel recente Farmers Insurance, infatti, aveva subito il taglio; nonostante ciò, aveva visto un progresso, e non aveva abbandonato la speranza di vincere il Desert Classic. Suo fermo obiettivo è di prepararsi per il Masters di aprile. Anche Manassero e Paratore, ancora in fase di rodaggio, in Qatar erano usciti al taglio dopo trentasei buche; Bertasio invece, aveva dato segni di ripresa, classificandosi 48°.

-. A fare un bel giro, il primo giorno, sparando un 7 sotto par, è lo spagnolo Sergio Garcia, divenuto star della gara: un solo bogey, sei birdie, e quell’eagles al par 5 della tre, frutto di un secondo colpo arrivato a un metro dalla bandiera. Bene anche per il cileno Felipe Aguilar e il sudafricano George Coetzee che tallonano l’iberico (-6). Non hanno brillato l’inglese Danny Willett campione uscente, e il tedesco Martin Kaymer entrambi con 71, 38° posto. Ottima la partenza di Nino Bertasio, che termina quarto con 67 colpi, affiancato dallo spagnolo Nacho Elvira, dall’inglese Ian Poulter e dallo statunitense David Lipsky. Dopo un birdie e un bogey in avvio, Bertasio ha girato le successive buche con cinque birdie. Bene anche Renato Paratore, 13° con 69; a metà classifica Matteo Manassero, 76° con 73. In gran difficoltà è Tiger Woods, 121° con 77 (+5), si lamenta di essere sempre stato corto con i putt. Manassero, partito dalla buca 10, ha accusato tre bogey in uscita e ha parzialmente recuperato con due birdie nel rientro. Per Tiger Woods, 14 volte vincitore del maggior campionato, è stata una giornata da dimenticare. La sua presenza aveva attirato una grande folla curiosa di vedere la sua ripresa, lui però ha faticato per arrivare a cinque sopra il par: nessun birdie, cinque bogey, compresa una palla in acqua alla 18. Si è messo in luce l’indiano Rayhan Thomas, dilettante 17enne. Ha sparato un 68, che l’ha portato all’altezza dei grandi giocatori.

Si è fatto tardi, è buio. Dieci minuti prima delle sei il gioco viene interrotto, con sei giocatori sul tee della 17, che dovranno completare il giro domani.

-Nel secondo round il maltempo si fa sentire ancora di più: una giornata selvaggia . Nel pomeriggio il gioco è di nuovo sospeso a causa del vento che sfiora le 35 miglia, e la cui violenza ha abbattuto cinque alberi e messo a rischio i giocatori; solo 63 concorrenti hanno terminato il giro. Tra loro anche Matteo Manassero, che dal 76° è risalito al 48° posto. Si trova ora a fianco del Campione uscente Danny Willett, e si è garantito il superamento del taglio. Renato Paratore e Nino Bertasio completata la nona buca, sono al 13° posto nella classifica provvisoria. In vetta, fatte otto buche, è salito il sudafricano George Coetzee, che precede Sergio Garcia fermatosi alla 5.

Per dolori alla schiena, Tiger Woods è costretto al ritiro. Mark Steinberg, il suo agente, ha spiegato alla stampa che la defezione è da ascrivere agli irrigidimenti della schiena, che non gli permettono di compiere la rotazione completa dello swing. Ha anche riferito che Tiger è fiducioso nel futuro, perché non si è trattato di un dolore fisso.

Oggi è anche la giornata per la campagna di sensibilizzazione sul cancro al seno, e nonostante il maltempo, giocatori e spettatori indossano, per solidarietà, un capo di abbigliamento rosa.

-Nel terzo giro torna al comando il grande, lo spagnolo Sergio Garcia con 200 (-16). È riuscito a completato il turno, seppur che ormai era scesa la sera. Ha girato in 68, con due bogey e sei birdie, ultimo dei quali alla 18, con la sola luce del Villaggio ospitalità. Henrik Stenson è secondo a tre colpi, Renato Paratore 25°, Nino Bertasio 41°. Un eagles alla 17, quattro birdie e tre bogey, avevano portato Nino al 14° posto, poi un “nove” alla 18, gli ha fatto perdere 27 posizioni. Matteo Manassero è 58°: Due birdie nelle prime otto buche, nelle altre dieci ha segnato cinque bogey e un altro birdie.

 

 

-Siamo al gran finale: È l’iberico Sergio Garcia a vincere l’Omega Dubai Desert Classic sul percorso dell’Emirates GC, dopo un serrato duello con lo svedese Henrik Stenson, che rimane indietro di tre punti rispetto allo spagnolo. Al terzo posto, l’inglese Tyrrell Hatton e il danese Lasse Jensen. Nei due giri conclusivi gli azzurri hanno perso un po’ di terreno, ma rimangono in accettabile classifica, nessuno sopra il par: Renato Paratore, 42°, Nino Bertasio, 49°, e Matteo Manassero 54° come il Campione uscente, l’inglese Danny Willett.

Garcia si conquista il titolo con Il giro finale in 69. Mentre alla 15 Stenson marcava bogey e si vedeva costretto a gettare la spugna, il 37enne di Castellon segnava il terzo birdie, che gli ha fruttato il 12° titolo nel circuito, e l’incasso di 410.224 euro.

Paolo Pilla

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *