LA RYDER CUP IN WISCONSIN

Si sono incrociati al Whistling Straits di Kohler, gli americani e gli europei, per la 43esima edizione della Ryder Cup. Oltre che sull’esperienza  acquisita, per bissare il trionfo di Parigi, la spedizione continentale, formata da tanti veterani, e capitanata da Padraig Harrington, puntava su Jon Rahm, numero 1 del world ranking. L’obiettivo, presentarsi nel 2023, nella Città Eterna, da campione in carica. Nel 2018 a Parigi, Francesco Molinari insieme a Fleetwood, ha trascinato, l’Europa al successo. L’evento del 2023, al Marco Simone, sarà di grande importanza per l’Italia, prima volta ospite della manifestazione di golf più rilevante al mondo. Sarà la terza volta, che la Ryder Cup si disputerà nell’Europa continentale. La prima è stata nel 1997 a Valderrama in Spagna, e la seconda nel 2018 a Parigi in Francia.
La squadra a stelle e strisce, è guidata da Steve Stricker con al seguito otto tra i migliori golfisti al mondo, una corazzata: Dustin Johnson, Collin Morikawa, Patrick Cantlay, Xander Schauffele. Justin Thomas, Bryson DeChambeau, Tony Finau e Brooks Koepka. Per la prima volta dal 1993 in gara non ci sarà Phil Mickelson che, con 12 apparizioni, vanta il primato di presenze in Ryder Cup. Ma “Lefty” sarà, insieme a Fred Couples, Jim Furyk, Zach Johnson e Davis Love III, i cinque vicecapitani degli Usa. Il più esperto in campo per gli Stati Uniti è dunque Johnson, che gioca la sua quinta Ryder Cup. L’Europa è unita sotto un’unica bandiera, a predominanza britannica: Sei gli inglesi nella squadra di Harrington (Lee Westwood, Ian Poulter, Paul Casey, Tommy Fleetwood, Tyrrell Hatton e Matthew Fitzpatrick), due spagnoli (Rahm e Sergio Garcia), un nordirlandese (Rory McIlroy), un irlandese (Shane Lowry), un norvegese (Viktor Hovland) e un austriaco (Bernd Wiesberger).  Il capitano Harrington, è anche circondato da cinque assistenti: Luke Donald, Robert Karlsson, Martin Kaymer, Graeme McDowell e Henrik Stenson.
Stricker ha avuto a disposizione sei wild card, per Harrington tre. Va ricordato che in Ryder Cup si gioca solo per la gloria: in palio soltanto la coppa, e l’onore, nessun montepremi.
  “Punteremo sull’esperienza dei veterani e sull’entusiasmo dei debuttanti” aveva dichiarato Padraig Harrington, capitano del team Europe, prima della super sfida “abbiamo un piano di gioco forte e preparato fino in fondo, con molte opzioni. Vogliamo sentire il rumore del pubblico, il ronzio di tutto quello che ci sta intorno e vivere ogni emozione. È ovvio che preferiamo avere 40.000 supporter, seppur tutti statunitensi, piuttosto che affrontare questo evento senza pubblico sugli spalti. I tifosi sono parte integrante della Ryder Cup”.
  “Davanti a noi avremo un avversario forte e motivato”. Così si espresse Steve Stricker, capitano degli Stati Uniti “ma siamo coscienti del nostro valore e dovremo dimostrarlo in campo. So che verrò incolpato se dovessimo perdere, così come sarebbe giusto attribuire il merito di un eventuale successo ai giocatori. È quello che accade a chi conduce un team, ma questo ruolo non lo scambierei per nulla al mondo. È bello essere la guida di questa squadra, e affrontare questa competizione è speciale. Tiger Woods lo sento regolarmente e so quale sia la sua importanza. Anche se probabilmente non sarà qui fisicamente, è parte integrante del team, a tutti gli effetti”.
Il torneo si gioca con formula match play. Nelle prime due giornate  si disputano due sessioni di quattro incontri di doppio, foursomes al mattino e fourballs nel pomeriggio. Nell’ultima giornata, il gran finale con dodici singoli. Si assegna un punto per ogni match vinto e mezzo per la parità. In palio ce ne sono 28 e, in caso di pareggio, la Ryder Cup rimarrà al Vecchio Continente in qualità di detentore del titolo. Attualmente il bilancio è di 27 successi degli Usa contro i 15 dei continentali, ma nelle ultime dodici edizioni l’Europa s’è imposta nove volte contro le tre degli Usa.
Al Match delle celebrità, tra tanti vip e campioni dello sport, c’era anche il calciatore Alessandro Del Piero, grande appassionato di Golf, che da Conegliano, si è trasferito in America.
   Nella prima giornata Johnson e Schauffele, medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo,  portano a condurre gli Stati Uniti, per 6 a 2. Nel doppio “foursome” gli americani si sono imposti per 3-1, mentre nel “fourball” ne hanno vinti due, e pareggiati altrettanti.
Il primo punto lo firma l’Europa, trascinata dal duo tutto spagnolo Jon Rahm, e Sergio Garcia, ma a chiudere la prima sessione di “foursome”, c’è l’affermazione di Brooks Koepka e Daniel Berger, che battono Lee Westwood e Matthew Fitzpatrick (2/1). Nel “fourball”, poi, gli Usa si confermano imbattibili. trascinati dal tifo del pubblico di casa. Il Vecchio Continente rischia il tracollo, ma con un birdie decisivo dell’inglese alla 18, il tandem Rahm/Hatton chiude in pareggio. Ma dopo aver dominato le prime otto buche, il duo continentale subisce un eagle decisivo di  Thomas. . A tenere in gara l’Europa è Rahm, uscito imbattuto dai primi due incontri di doppio; bene anche Garcia.
Per gli spettatori è stato montato un Info Point, dove gli appassionati di golf possono fornire i propri contatti per ricevere gli aggiornamenti ufficiali sulla Ryder Cup. Una finestra sull’Italia.
  Dopo i match di doppio, gli USA allungano il vantaggio, conducono implacabili, 11-5 sull’Europa. Nei singoli saranno sufficienti loro 3,5 punti, per riprendersi il trofeo. Qualche speranza per l’Europa viene dagli spagnoli Jon Rahm, e Sergio Garcia.
Johnson, secondo nel world ranking, ha portato finora agli Stati Uniti 4 punti. Dovesse vincere il match di singolo contro Paul Casey, riuscirebbe ad emulare Francesco Molinari, che a Parigi, firmò il nuovo record europeo, imponendosi in tutti e cinque gli incontri giocati.
I 12 incontri singoli decisivi, trovano gli Usa vicini al successo, saranno questi a decidere la 43esima edizione della Ryder Cup.
   E infatti, vincita netta in Wisconsin per gli Stati Uniti, davanti al proprio pubblico, che superano l’Europa 19 a 9. Da quando la competizione trova di fronte Usa e Vecchio Continente, non si è mai verificato un così ampio margine di vittoria. L’assoluto protagonista è stato Dustin Johnson. ha regalato cinque punti agli Stati Uniti vincendo tutti gli incontri disputati. Ha così emulato Francesco Molinari nel 2018 a Parigi.  La squadra capitanata da Steve Stricker, nato e cresciuto in Wisconsin, si riprende il trofeo. Sconfitta amara per l’Europa, Rory McIlroy in lacrime, vuole mettersi alle spalle quanto prima, una delusione pesante. Passato il testimone, l’Italia si prepara a ospitare la 44esima edizione del torneo, che nel 2023 sarà protagonista al Marco Simone.                       Paolo Pilla

 

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