ARNOLD PALMER INVITATIONAL

CONTINUA LA CORSA IN FLORIDA DEL PGA TOUR

Il torneo in atto a Orlando, è l’Arnold Palmer a invito, in cui il nostro Francesco Molinari è il protagonista tra i più prestigiosi. Una gara che l’azzurro ha già vinto nel 2019, dopo una hole in one realizzata nel primo giro, e una rimonta show in quello finale. Lo scorso anno l’Arnold Palmer fu l’ultima gara completa del PGA Tour, prima di uno stop per Covid che durò 3 mesi.
  Arnold Palmer è stato un grande personaggio per i golfisti di Orlando. Non solo amano sorseggiare l’aperitivo che porta il suo nome con il sovrastante ombrellino colorato, ma anche seguire le massime di principi della sua tradizione: Gioca con coraggio – Vivi con saggezza – Agisci gentilmente – Divertiti in sicurezza. L’ Arnold Palmer Invitational si disputa al Bay Hill Club & Lodge, per la 43esima volta, su 56 edizioni. Nato nel 1966, e dedicato a Palmer dal 2007, Il torneo ha un montepremi sostanzioso di 9.300.000 dollari e al vincitore, oltre alla prima moneta. viene fatto indossare un cardigan rosso, capo particolarmente amato da Arnie.
 È presente il nipote di Palmer, Sam Saunders; non gioca perché si sta riprendendo da un grave infortunio alla gamba, dice: “Mio nonno, era così tanto, per così tante persone, ma qui ha creato qualcosa di davvero unico. A mia madre, Amy Saunders, l’onere di portare avanti la sua eredità”.
In armonia con le autorità sanitarie e con il PGA TOUR, la partecipazione degli spettatori è limitata al 25% della normale capacità. Sono ammessi i fan sul posto solo nei giorni di competizione. Tutti i proventi dell’Arnold Palmer Invitational vanno a beneficio della Fondazione Arnold & Winnie Palmer, che sostiene gli sforzi in favore della salute dei bambini, dello sviluppo del carattere dei giovani, e del benessere incentrato sulla natura.
Va ricordato che Arnold Palmer è stato straordinario personaggio, grande architetto, gande Campione di Golf. Per capire lo spessore dell’uomo basta recarsi qui in Veneto, a Cà della Nave, Campo di cui fu l’autore negli anni ’80. Ne fece tre in Italia, questo fu il primo, e fu l’unico che seguì personalmente in tutte i momenti della costruzione. Il segno che ha lasciato è indelebile! Nel seguire il percorso si intuiscono le capacità. I professionisti che ci vengono a giocare da ogni parte del mondo, immancabilmente dichiarano di trovarsi davanti a un disegno di eccellenza. Ho modo di sentir fare questi commenti, perché Cà della Nave è il mio Club.
Francesco Molinari desidera fortemente tornare a vincere nell’evento dedicato a Palmer, leggenda del golf.  Al Bay Hill Club & Lodge, il torinese ha ottenuto una vittoria e tre piazzamenti tra i migliori dieci. Nel 2019 “Laser Frankie” riuscì a scalare la classifica nell’ultimo round, risalendo dalla 17^ posizione, grazie a un parziale di 64 senza bogey, con un putt dalla lunga distanza che gli ha permesso d’indossare il “red cardigan”, fu un grande torneo. Nelle prime 18 buche realizzò una hole in one da 185 m. al par tre della 7, utilizzando un ferro 4. Poi, nel 2020, un infortunio alla schiena all’ultimo momento, non gli ha permesso di continuare.
A difendere il titolo è l’inglese Tyrrell Hatton, che nel 2017 a Milano riuscì a imporsi nel 74° Open d’Italia, succedendo proprio a Francesco Molinari, Campione nel 2016. Hatton ha un buon feeling con la città e il Club di Orlando: era il suo campo base nel 2012, dove condivideva l’alloggio con altre tre persone, quando alcuni soci dell’Harleyford Club lo finanziarono, e poté fare conoscenza con quel particolare ambiente americano. Solo più tardi è entrato nel PGA Tour, e l’anno scorso poté imporsi, quando già aveva una buona posizione nel Ranking mondiale.
  Nel round di apertura sono Rory McIlroy e Corey Conners autore quest’ultimo di un eagle alla 16, a prendere la pole position: sparano entrambi un 66; Bryson DeChambeau uno in più, è terzo.
Per Francesco Molinari c’è un accanimento della jella: a fronte di due birdie, colleziona sei bogey e un doppio bogey. Chiude il primo giro con un infelice +6.
  Nel secondo round Francesco aggiunge altri due colpi allo score, che lo portano a +8; esce al taglio, e abbandona il torneo. Corey Conners mantiene il comando, rimane in testa con un eagle alla 16, mentre Rory McIlroy, che ha un parziale di 71, si classifica terzo a -7. Tyrrell Hatton, detentore del titolo, con uno stupendo putt alla 17 si risolleva dalla disastrosa apertura, si allinea al par del Campo, scampa al pericolo del classico taglio.
  Nel terzo giro è Lee Westwood a prendere il sopravvento con -11; dovrà guardarsi dal connazionale Tommy Fleetwood. Quarantotto anni il mese prossimo, Westwood ha dimostrato di poter competere con giocatori che potrebbero essere suoi figli. Ha registrato il suo punteggio più basso di sempre a Bay Hill, con un -7 che gli ha dato il vantaggio su DeChambeau e Corey Conners. Ha preso il comando con un putt per l’eagle da oltre nove metri alla 16. Westwood, si è imposto su tutti i tour più importanti del mondo, ma sul suo fornito palmares qualcosa manca: un major.
Lo scorso anno ad Abu Dhabi ha concluso come numero 1 in Europa per la terza volta, vincendo la Race to Dubai. Il thailandese Janewattananond ha ottenuto l’ace, che si trasforma in beneficenza: grazie alla prodezza, la MasterCard elargirà 200.000 $ alla Fondazione Arnold e Winnie Palmer.
   Va a DeChambeau, 27enne di Modesto (California), l’Arnold Palmer Invitational. È l’ottava vittoria in carriera sul massimo circuito americano; con un parziale di 71 ha superato al fotofinish la concorrenza dell’inglese Lee Westwood, leader al 3° giro. Lacrime di felicità per il californiano che ha indossato il “red cardigan”, simbolo del torneo; rende omaggio a Palmer e a Woods.
Per tre volte tra i primi dieci nelle quattro partenze del 2021, per Chicco Molinari è arrivata la prima delusione stagionale: il piemontese, campione dell’Arnold Palmer nel 2019, ha pagato a caro prezzo il disastroso primo giro, ma la settimana prossima potrà riscattarsi al Players Championship, evento che metterà in palio un montepremi di 15.000.000 di dollari. La vittoria in Florida permette a DeChambeau di ritrovare la Top 10 del ranking mondiale, di volare in testa alla classifica della FedEx Cup, e di incassare un assegno di 1.674.000 dollari.          Paolo Pilla

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